A questo punto, la domanda che un genitore si potrebbe porre riguarda il modo in cui sia possibile favorire nei propri figli il conseguimento di un aspetto così importante. Le leve che permettono di raggiungere questo scopo sono almeno tre:
– la motivazione a cercare ciò che si vuole: con i piccoli gesti di ogni giorno, si può abituare facilmente il bambino ad essere protagonista delle proprie decisioni. Questo non significa lasciare che sia lui a decidere tutto, ma vuol dire metterlo in condizione di poter decidere con la massima autonomia possibile all’interno di una cerchia di opportunità ben delimitata.
Nel corso del tempo, quella cerchia può essere estesa progressivamente, per lasciare il ragazzo sempre più in grado di prendere autonomamente le decisioni che lo riguardano.
– la progettualità: molto spesso i ragazzi volano con la fantasia; magari sono molto ambiziosi perché vedono i loro divi vivere nel lusso, e vorrebbero fare lo stesso.
Da un lato è un bene che un ragazzo desideri raggiungere degli obiettivi, anche lungimiranti; se però quegli obiettivi sono molto distanti dalla realtà e dalle capacità che possiede, allora l’ambizione può non essere sufficiente a conseguire un risultato.
Infatti, accanto alla motivazione, è essenziale che un ragazzo sia in grado di pianificare con pragmatismo le azioni che possono condurlo all’obiettivo che si pone.
– la serenità: i due elementi precedenti possono trovare un effetto moltiplicatore nella serenità famigliare. Infatti, un clima famigliare disteso è la linfa di cui si nutre la crescita personale, sia dei figli che dei genitori.
Pertanto, investire in esperienze rasserenanti aiuta i membri di una famiglia a recuperare le energie che la scuola, il lavoro e gli impegni quotidiani drenano; inoltre, un clima che sia disteso e ispirato alla complicità, permette a ciascuno di dedicarsi di più e meglio alla ricerca delle possibili aree di sviluppo dei propri interessi: nuovi amici, un nuovo sport, nuovi hobby, un nuovo lavoro e altro.