How to educate

Educare alle emozioni: una strategia efficace

Ti sarai forse trovato/a più di qualche volta in difficoltà a gestire i capricci di tuo figlio, e ti starai chiedendo come educare alle emozioni un bambino. Magari hai cercato qualche libro o qualche post che ti potesse dare suggerimenti, ma continui ad avere molti dubbi quando devi passare dalla teoria alla pratica.

Da un lato, educare alle emozioni vale sempre; ma la situazione che stiamo vivendo da alcuni anni, a causa della pandemia, ha reso ancora più importante questo aspetto. Infatti, bambini, ragazzi e anche adulti sono in seria difficoltà emotiva in questo periodo; questo è il motivo per il quale oggi ti voglio parlare di emozioni.

Inizierò col dirti cosa sono le emozioni e poi ti spiegherò una strategia molto efficace, per aiutare te e tuo figlio a gestirle con una semplicità che non immagini nemmeno. 

  1. Cosa significa educare alle emozioni
  2. Cosa sono le emozioni
  3. Come educare alle emozioni
  4. Una strategia efficace per educare alle emozioni un bambino

1. Cosa significa educare alle emozioni

Le emozioni sono importanti per farci interagire con il mondo e con le altre persone. Infatti, educare alle emozioni è un’attività straordinariamente potente per arricchire il tuo bambino di competenze essenziali per la sua realizzazione personale.

In poche parole, educare alle emozioni significa favorire nella persona il riconoscimento e la gestione delle emozioni, in modo che sia preparata a gestire in modo efficace quando si esprimono.

Naturalmente, le emozioni sono presenti in ogni istante della nostra vita; ma in alcuni casi, come sai, possono assumere una dimensione talmente rilevante da essere difficili da governare.

Pensa semplicemente al tuo bambino mentre rifiuta di fare quello che gli chiedi e si getta a terra in lacrime, urlando e scalciando. Ora capiremo meglio cosa accade in quel momento e come gestire la situazione al meglio.

2. Cosa sono le emozioni

Tutti noi conosciamo le emozioni; ognuno di noi infatti, prova rabbia, gioia, paura, allegria, disgusto, sorpresa, ecc. Questa consapevolezza però non è sufficiente a gestirle in maniera efficace quando si verificano, specialmente per un bambino. Vediamo prima di tutto di capire meglio di cosa si tratta.

In poche parole, una emozione rappresenta un insieme di eventi collegati uno all’altro, che iniziano quando viene percepito uno stimolo e si concludono mettendo in atto un comportamento.

Ad esempio, stai passeggiando nel bosco e all’improvviso vedi una bella collina illuminata dal sole; la visione di riempie di gioia e decidi di raggiungerla per godere del panorama. Lo stimolo che hai percepito (la collina) ha indotto in te una reazione fisiologica che ti ha spinto a muoverti in una direzione.

È lo stesso che accade al tuo bambino quando vede un gioco nella vetrina di un negozio, lo vorrebbe ma tu non glielo prendi, e la sua reazione fisiologica lo spinge ad esprimere il proprio disappunto con una contestazione.

Le emozioni inducono quindi delle reazioni fisiologiche che condizionano i nostri comportamenti; meglio si governano le emozioni, più è semplice raggiungere un buon livello di efficacia nel perseguire i propri obiettivi di vita. Ora approfondiamo meglio il modo per educare alle emozioni.

3. Come educare alle emozioni

Se ti stai chiedendo come educare alle emozioni, ti suggerisco di guardare prima di tutto la mia guida su Come educare un bambino; ti permetterà di capire quali sono le strategie più importanti per favorire qualsiasi percorso educativo per tuo figlio.

Se l’hai fatto, avrai compreso una strategia fondamentale per educare, che si basa sulle tre fasi dell’educazione: tu fai per lui, tu fai con lui, tu guardi mentre lui fa. Anche quando ti focalizzi sulle emozioni, il processo è lo stesso: aiutare il tuo bambino per gradi e governare le proprie emozioni in modo autonomo.

Quindi non farti prendere dall’ansia di voler ottenere istantaneamente un bambino perfettamente padrone delle proprie emozioni; se già per un adulto è difficile, figurati per un bambino.

Quello su cui ti devi concentrare è il miglioramento, il progresso della sua autonomia emotiva. Seguendo la strategia che ti indicherò ora, e valutando i progressi di tuo figlio nel corso delle settimane e dei mesi, ti accorgerai di quanto sia efficace questo approccio.

4. Una strategia efficace per educare alle emozioni un bambino

Esistono molti approcci differenti per educare alle emozioni. C’è chi parla di educare alla gentilezza, che non è affatto sbagliato; imparare ad essere aperti all’altro è una buona pratica per imparare la resilienza e coltivare delle buone relazioni. Anche educare all’empatia è molto utile, perché si abitua il bambino a percepire le emozioni degli altri.

La scuola dovrebbe avere un ruolo di primo piano, ma non sempre riesce a curare dei buoni percorsi educativi sotto questo aspetto. Anche se sarebbe molto facile avviare dei piccoli interventi sulle emozioni. Se sei un insegnante, o se vuoi capire quanto poco serva per educare alle emozioni, ti rimando a questo interessante articolo.

Oltre a questo, se hai un bambino ancora piccolo ti suggerisco la lettura di libri appositi; infatti esistono ad esempio molte fiabe per educare alle emozioni. Se vuoi conoscerne alcune basta che me lo chiedi, saprò suggerirtene diverse, piacevoli e stimolanti.

Detto questo, ora ti voglio svelare la strategia di cui ti parlavo. Si tratta di un esercizio molto semplice che puoi fare con il tuo bambino, a qualunque età.

Quando il tuo bambino si agita, sarai abituato forse a reagire ad una crisi di tuo figlio con una certa apprensione; magari anche alzando la voce. È certamente una reazione comune, ma molto poco efficace.

Io ti suggerisco di abbassarla e di verbalizzare al bambino lo stato emotivo che sta attraversando. Ad esempio, puoi dirgli: «Peter, so che vorresti tanto il gelato, e sei molto arrabbiato perché non puoi averlo; spiace tanto anche a me non prendertelo, ma ora purtroppo non è possibile.»

Forse non riuscirà a venirne fuori subito, ma ti assicuro che le volte successive saranno molto più semplici da gestire. Sia per te, sia per lui. Se non dovessi riuscire, non esitare a scrivermi; sarò lieto di aiutarti a perfezionare il tuo approccio educativo.

Pierluigi

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