Se vuoi conoscere in modo specifico il significato di «educazione», puoi trovare tutti gli elementi necessari alla pagina in cui approfondisco questo tema. In estrema sintesi, educare i figli consiste nel permettere loro di sviluppare i propri talenti.
Già qui ti renderai conto del perché sia improprio focalizzarsi prevalentemente sul controllo del bambino, perché si rischia di impedirgli di esprimere le proprie potenzialità.
La concezione che ti propongo io, invece, implica immediatamente un insieme vasto di funzioni da poter esercitare, come rassicurare il bambino affinché si senta libero di esprimere se stesso, favorire in lui un adeguato autocontrollo, maturare una buona capacità di apprendimento ed altro ancora. Su tutti questi aspetti troverai sul mio portale tutte le indicazioni necessarie per fare tuo un approccio di questo tipo.
La cosa importante è cambiare mentalità, cioè guardare il bambino come se fosse un seme da proteggere, far germogliare e crescere, anziché come un’entità da governare come se fosse un automa.
Riprendendo quelle definizione ambigua sull’ “insegnare a vivere”, sarebbe stato più opportuno parlare di educazione come un processo per aiutare il bambino a crescere, ad essere più solido e a sapersi adattare bene all’ambiente in cui vive.
Questo ti permette di avere uno scopo concreto, come quello di permettere a tuo figlio di realizzarsi e avere successo nella vita. Ricordati sempre che è meglio agire in base ad una visione del bambino, qualunque essa sia, piuttosto che agire in base al caso.
Nella mia breve guida su «Come educare un bambino» troverai molti suggerimenti pratici per svolgere la tua funzione genitoriale al meglio delle tue possibilità.