Come hai avuto modo di capire, molti dei capricci dei bimbi rappresentano una richiesta di attenzione verso i loro genitori.
Infatti, la ragione per la quale spesso hanno tanto bisogno di esprimere certi comportamenti è proprio di attirare l’attenzione dell’adulto, poiché sentono di riceverne poca rispetto alle loro necessità.
Non sto affatto dicendo che sia così; ciò che intendo, invece, è che questa potrebbe essere la percezione del bambino. Giusta o sbagliata che sia, il suo modo di vedere le cose è importante e va preso in considerazione.
In molti casi, i capricci del bambino sono una strategia adottata sistematicamente per ottenere l’attenzione della mamma o del papà. Se non li facesse, rischierebbe di non vedere soddisfatto il proprio desiderio.
Qualora il genitore si dimostri troppo accondiscendente verso le richieste del figlio, correrebbe il rischio di alimentare ad oltranza il ricorso del figlio a questo stratagemma. Bisogna, quindi, trovare una via d’uscita.
Innanzitutto, l’aspetto positivo di questa situazione è la facilità con la quale si può riconoscere questa ricerca di attenzione. Infatti, un bambino con queste caratteristiche manifesta i capricci proprio mentre il genitore sta facendo qualcosa che lo assorbe molto, e lo fa sempre.
Il bambino si sente solo e mette in atto la sua strategia per essere preso in considerazione: ridere a voce alta, cantare vicino alla mamma che telefona, tirarla per la giacca, battere le chiavi sul tavolo e altro.
Di conseguenza, se appare chiaro che i capricci nascono da questa esigenza di attenzioni, il suggerimento è di agire in questo modo:
• parla con il bambino e spiegagli con affetto che hai notato come lui ricerchi la tua attenzione ogni volt tu stia facendo qualcosa (ad esempio, quando parli al telefono). È molto probabile che lui apprezzi la tua apertura, perché centri la questione e rendi esplicito un meccanismo che per lui non è affatto chiaro. Rassicuralo che hai tanto piacere di stare con lui ma quando sei impegnato/a non ti è possibile giocare.
• cerca di dedicare a lui un po’ più di attenzione, in particolare nei momenti che precedono le fasi critiche. Ad esempio, potete fare un piccolo gioco assieme prima che tu esca o faccia qualcosa di impegnativo.
• prepara il bambino in anticipo la prossima volta che ti avvicini ad un evento critico. Ad esempio, se sai che durante le telefonate con i tuoi amici non ti si stacca di dosso, anticipagli il fatto che stai per telefonare e la cosa ti richiederà un po’ di tempo. Inoltre, spiegagli che sai quanto sia difficile per lui starti lontano, ma cercherai di fare più in fretta possibile e poi potrete passare ancora un po’ di tempo assieme.
Questa strategia è sufficiente a risolvere molte piccole criticità che si creano nel rapporto con un bambino piccolo. Se hai bisogno di saperne di più su come affrontare i capricci dei bambini, trovi degli ulteriori approfondimenti nella mia breve Guida sui capricci.