“L’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi… soltanto volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino e allo sviluppo della grande potenzialità della personalità umana in corso di formazione.” (Maria Montessori, 1948)
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Voglio iniziare il nuovo anno con l’auspicio che rivolgeva lo scorso secolo Maria Montessori, la più grande pedagogista italiana.
C’è qualcosa di molto profondo in queste parole, che nasce dall’enorme conoscenza e dalla speciale sensibilità che lei aveva nei confronti del bambino e dei suoi bisogni di crescita, e che collega il suo tempo al nostro.
Penso alle difficoltà più gravi che colpiscono la nostra società, alle guerre, alle violenze, agli abusi; e penso al fatto che tutto ciò accade nonostante siano passati settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e da quando la pedagogista scriveva queste parole.
Decenni di progresso, di crescita, di scoperte importanti in tutti gli ambiti del sapere.
Ebbene, pare che tante atrocità che si pensava potessero svanire grazie a molte importanti conquiste civili e scientifiche, continuino a tempestare le nostre vite.
Prova a pensare per un momento a come diventa piccolo il mondo se concentriamo per un istante l’attenzione di importanti settori e istituzioni della società, della cultura, della scienza, della politica su quanto sarebbe importante dedicare maggiori risorse ed energie “allo sviluppo della grande potenzialità della personalità umana in corso di formazione”, cioè del bambino.
Intendo dire più risorse di quante ne richiedano altri settori, pur importanti: le banche, l’energia, la sanità. Certo, è un ragionamento per assurdo, non possiamo permetterci di trascurare queste realtà; ma la domanda che sorge è: possiamo, invece, permetterci di trascurare le condizioni in cui nascono, crescono e si sviluppano i nostri bambini?
Un bambino con delle difficoltà grava sulle famiglie, anche in modo devastante.
Una famiglia con delle difficoltà grava sulla società e sulle istituzioni.
Una società con delle difficoltà grava sull’economia di un paese.
Un paese con delle difficoltà grava su se stesso, anche in modo devastante.
Un paese solido, invece, poggia su una società e delle istituzioni solide, che servono persone e famiglie in modo soddisfacente, e che crescono i loro figli per prepararli ad essere parte attiva della società del futuro.
Trascurare un bambino ha un costo enorme per la società, non dimentichiamolo.
Maria Montessori trova che lo studio dello sviluppo delle potenzialità del bambino sia un tema cruciale per l’umanità, e io non penso che si sbagliasse. E’ per questo che ho scelto di dedicare i miei studi e anche il mio lavoro alla pedagogia, alle famiglie, ai bambini: perchè i bambini sono sacri, e non ce lo dovremmo mai scordare.
A VOI E AI VOSTRI FIGLI L’AUGURIO DI UN FELICE 2019!