Immagino che ti sarai chiesto molte volte perché i bambini fanno i capricci. In effetti la vita sarebbe molto più semplice se i capricci dei bambini non si presentassero mai. Niente pianti e urla per un gelato negato, nessuna pretesa, nessuna opposizione.
I bambini, però, non sono dei robot, sono delle persone in carne ed ossa. Per quanto piccoli e immaturi siano, loro sono comunque dotati di una capacità di ragionamento e cercano di utilizzarla al meglio, proprio come facciamo noi adulti per fronteggiare le sfide dell’ambiente che li circonda.
Ora ti spiegherò in poche parole le ragioni di quei comportamenti che certe volte ti fanno uscire di testa. Inoltre, ti indicherò una soluzione molto efficace per evitare che si generi la gran parte dei capricci che osservi ora in tuo figlio.
1. Perché i bambini fanno i capricci
Se ci pensi, anche a te piace il gelato, oppure un pasticcino o la pizza. Quando li vedi in una vetrina senti il bisogno di prenderne uno; però sai bene che in quel momento non puoi e freni immediatamente i tuoi istinti.
La cosa che ti aiuta è sapere che potrai averne uno anche tu in un altro momento: la sera a cena, il giorno dopo o nel weekend. Perciò non ti butti a terra a piangere e superata la vetrina non ci pensi già più.
Invece, un bambino non è in grado di frenare i propri istinti con la stessa disinvoltura che hai tu. Per il bambino, quel gelato rappresenta un’attrazione estremamente intensa, quindi lui fa molta fatica a controllarsi.
Quando non ce la fa più, l’unica strategia che ha per scaricare la tensione accumulata è piangere. Naturalmente, a sei mesi di età è una cosa frequente, perciò non ti sconvolge più di tanto sentirlo urlare. In fin dei conti i suoi bisogni sono basilari: a lui basta fare una poppata per rasserenarsi, quindi capisci subito come gestire le sue richieste.
Quando si fa più grande, però, non gli basta più avere un ninnolo per calmarsi; infatti, a due o tre anni esprime dei bisogni più complessi e conosce bene il modo di ottenere la soddisfazione che cerca. Questa condizione lo spinge a cercare con insistenza maggiore di risolvere i suoi «problemi», ovvero giocare, divertirsi, farsi fare le coccole, ecc.
Da quel momento in poi, il bambino inizia ad affermare sempre di più la propria identità e ad utilizzare gli strumenti di cui dispone per raggiungere i suoi obiettivi.
Dato che la mamma e il papà sono delle figure molto potenti ai suoi occhi, e rappresentano la parte più rilevante del suo entourage, il bambino comprende di dover passare attraverso il loro consenso per ottenere ciò che vuole. Pertanto fa ricorso a loro per ogni cosa gli serva.
Questo atteggiamento può mettere a disagio i genitori, perché non riescono a trovare facilmente un momento libero. Di conseguenza, è possibile che cerchino il modo di allontanarsi dal bambino con delle strategie di evitamento.
Ad esempio, alcuni genitori tendono a rispondere in modo schivo alle domande del bambino. Altri si isolano e non rispondono nemmeno. Altri ancora mandano via il bambino in malo modo, dopo l’ennesimo avvicinamento del figlio.
Queste situazioni possono genere nel bambino un forte bisogno di attenzione. La conseguenza è che lui ricercherà la vicinanza dei genitori con forza sempre maggiore, e si creerà un circolo vizioso fatto di richieste eccessive e cure negate.
Come si fa a interrompere questo meccanismo ed evitare gran parte dei capricci? Ora te lo spiego.
2. Come evitare i capricci
Come hai avuto modo di capire, molti dei capricci dei bimbi rappresentano una richiesta di attenzione verso i loro genitori.
Infatti, la ragione per la quale spesso hanno tanto bisogno di esprimere certi comportamenti è proprio di attirare l’attenzione dell’adulto, poiché sentono di riceverne poca rispetto alle loro necessità.
Non sto affatto dicendo che sia così; ciò che intendo, invece, è che questa potrebbe essere la percezione del bambino. Giusta o sbagliata che sia, il suo modo di vedere le cose è importante e va preso in considerazione.
In molti casi, i capricci del bambino sono una strategia adottata sistematicamente per ottenere l’attenzione della mamma o del papà. Se non li facesse, rischierebbe di non vedere soddisfatto il proprio desiderio.
Qualora il genitore si dimostri troppo accondiscendente verso le richieste del figlio, correrebbe il rischio di alimentare ad oltranza il ricorso del figlio a questo stratagemma. Bisogna, quindi, trovare una via d’uscita.
Innanzitutto, l’aspetto positivo di questa situazione è la facilità con la quale si può riconoscere questa ricerca di attenzione. Infatti, un bambino con queste caratteristiche manifesta i capricci proprio mentre il genitore sta facendo qualcosa che lo assorbe molto, e lo fa sempre.
Il bambino si sente solo e mette in atto la sua strategia per essere preso in considerazione: ridere a voce alta, cantare vicino alla mamma che telefona, tirarla per la giacca, battere le chiavi sul tavolo e altro.
Di conseguenza, se appare chiaro che i capricci nascono da questa esigenza di attenzioni, il suggerimento è di agire in questo modo:
• parla con il bambino e spiegagli con affetto che hai notato come lui ricerchi la tua attenzione ogni volt tu stia facendo qualcosa (ad esempio, quando parli al telefono). È molto probabile che lui apprezzi la tua apertura, perché centri la questione e rendi esplicito un meccanismo che per lui non è affatto chiaro. Rassicuralo che hai tanto piacere di stare con lui ma quando sei impegnato/a non ti è possibile giocare.
• cerca di dedicare a lui un po’ più di attenzione, in particolare nei momenti che precedono le fasi critiche. Ad esempio, potete fare un piccolo gioco assieme prima che tu esca o faccia qualcosa di impegnativo.
• prepara il bambino in anticipo la prossima volta che ti avvicini ad un evento critico. Ad esempio, se sai che durante le telefonate con i tuoi amici non ti si stacca di dosso, anticipagli il fatto che stai per telefonare e la cosa ti richiederà un po’ di tempo. Inoltre, spiegagli che sai quanto sia difficile per lui starti lontano, ma cercherai di fare più in fretta possibile e poi potrete passare ancora un po’ di tempo assieme.
Questa strategia è sufficiente a risolvere molte piccole criticità che si creano nel rapporto con un bambino piccolo. Se hai bisogno di saperne di più su come affrontare i capricci dei bambini, trovi degli ulteriori approfondimenti nella mia breve Guida sui capricci.