Se è vero che il preadolescente non è più il bambino che era prima e pretende di ricevere la giusta attenzione allo status che sta maturando, bisogna anche riconoscere che non si ha ancora davanti a sé un adulto.
La strada che dovrà fare quel ragazzino è ancora lunga prima di maturare pienamente l’adolescenza e accedere alla vita adulta. Pertanto, può succedere che la frenesia di sentirsi sempre più grande induca il ragazzino a pretendere uno spazio sempre maggiore, andando anche al di là di ciò che gli può essere accordato.
Magari insiste per uscire da solo, per allontanarsi sempre di più da casa e per più tempo; oppure vuole decidere autonomamente se, come e quando studiare. Oppure cerca di fare da solo un insieme di cose che vengono abitualmente gestite da mamma e papà, come spostare oggetti delicati, alzare pesi di un certo tipo, maneggiare attrezzi complessi.
In alcuni casi, questi atteggiamenti avvengono sotto gli occhi dei genitori, perciò è possibile intervenire garbatamente nel contenere la spinta del ragazzo all’autonomia, in modo da tutelarlo meglio. Se sta alzando un vaso di cristallo più grande di lui, gli si può dire che non serve che lo faccia perché possiamo provvedere noi. In altre situazioni, invece, può prendersi delle libertà lontano dal controllo dei propri genitori e magari creare anche dei danni.
In ogni caso, è opportuno ricordare che lui sta cercando di prendere confidenza con un cambiamento importante, e ovviamente può perdere il controllo di alcuni aspetti. Pertanto, nel ricondurlo a un comportamento più adeguato, potrebbe non avere senso alzare i toni e agire con un rimprovero molto duro.
Di fronte a situazioni modeste, è molto efficace sostituire un rimprovero con una cauta ironia, che può essere una strategia utile per scaricare le tensioni. «Sì, so che sei forte come Hulk. Però quello è un vaso molto delicato ed è un peccato se si rompe. Meglio se lo sposto io, grazie.»
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Mio figlio 11 anni spesso diventa aggressivo e provocatorio nei confronti di noi genitori , utilizza un linguaggio irrispettoso e i suoi scatti d'ira superano i limiti del consentito....A scuola un disastro c"è stato negli ultimi giorni (ormai una sett) un rifiuto di andare a scuola in quanto non voleva studiare per le ultime interrogazioni, insomma alle volte stargli dietro è davvero faticoso
Buongiorno Ale, grazie mille per la testimonianza!
Come dicevo, la preadolescenza è il momento delle contraddizioni per eccellenza ed è una fase di repentini cambi di umore; è estremamente importante saper ragionare con la testa anziché con la pancia.
Aggiungo un dettaglio che qua non ho toccato e molti trascurano: la pandemia ha messo a dura prova bambini e adulti, alzando i livelli di varie problematiche (ansia, depressione, ecc.). Questo significa che quegli aspetti fisiologici di cui parlo nel post rischiano ora di essere ancora più esasperati. Lo dico non per allarmare, ma solo perché bisogna essere ben consapevoli di questo prima di prendere qualunque decisione.
Detto questo, la prima cosa che consiglio di fare è lasciare correre un po' le cose per qualche giorno, in modo da allentare la tensione tra voi, e che lui capisca che state volutamente dimostrando la massima pazienza possibile. Immagino che sarete abbastanza stanchi in questo periodo da non avere grosse difficoltà a mollare.
Dopo di che, fermatevi una sera a riflettere con calma con il ragazzo; spiegategli serenamente e calorosamente che lo vedete molto teso, che lo comprendete perché fa parte della fase preadolescenziale, la quale ha certe caratteristiche (prendete spunto dal post). Fategli buttare fuori la tensione, i suoi dubbi e i suoi problemi, anche se si tratta di stare due ore sul divano a fare niente. Poi pianificate con lui il modo in cui potee concludere quest’anno scolastico, dandogli l’aiuto di cui ha bisogno. Mancano due settimane alla fine della scuola: non c’è forse spazio per grossi cambiamenti nel rendimento scolastico, ma certamente è un tempo sufficiente a recuperare un dialogo e stendere le basi pee un nuovo rapporto a partire dall’estate. Là sarete più efficaci nel recuperare il suo comportamento.
Vedrete che il riposo estivo lo rasserenerà e a settembre sarà un ragazzo sensibilmente diverso.